Interviste ai campioni: Veronica Bertolini
CHI E’ VERONICA BERTOLINI
Veronica Bertolini è un’ex ginnasta italiana, campionessa assoluta di ginnastica ritmica dal 2013 al 2017 e una delle rappresentanti dell’Italia alle olimpiadi di Rio 2016. Nasce il 19 ottobre 1995 e attualmente ha 24 anni. Tramite social media, ho avuto l’onore di intervistarla e porgerle dieci domande su di lei e su quale significato abbia questo sport nella sua vita. Vediamo ora alcune sfaccettature della vita di questa campionessa:
LE NOSTRE DOMANDE E LE SUE RISPOSTE
- Veronica, tu sei stata campionessa italiana assoluta per cinque anni di fila, senza che nessuno offuscasse la tua luce: cosa hai provato, però, quando ciò che accaduto per la prima volta, nel 2013? -All’inizio non credevo al risultato raggiunto, ero sorpresa ma felicissima!
- Come e quando è iniziata la tua passione per questo stupendo sport? -La mia passione per la ritmica è iniziata a otto anni, inizialmente facevo calcio, poi nuoto. In seguito decisi di provare la ginnastica e, già dal primo allenamento in palestra non volevo più andare via 🙂
- Rio 2016, olimpiadi, sogno di ogni atleta. Cosa ha rappresentato per te? -Rio 2016 per me è stata la realizzazione di un sogno nel cassetto: mi ricordo che una volta da bambina mi chiesero cosa volessi fare da grande, e io risposi che volevo andare alle olimpiadi! Così è stato.
- Cosa ne pensi delle nuove atlete che si stanno distinguendo nella scena nazionale? -Penso che le nuove ginnaste italiane siano davvero brave e valide, tutte stanno facendo un ottimo lavoro, e vedo crescere sempre di più il loro livello, quotidianamente.
- Quando una competizione di notevole portata è in avvicinamento, si accende una rivalità tra le individualiste italiane? -Parlando della mia esperienza posso dire di no: tra me e Alessia Russo (seconda individualista quando Veronica gareggiava e attuale ginnasta nazionale) c’è sempre stata una competizione, tuttavia però sana. Eravamo e siamo ottime e amiche e, anche se eravamo relativamente avversarie, ci aiutavamo e appoggiavamo in tutto.
- Ora che ti sei ritirata, com’è la tua vita senza la ritmica? Partecipi ancora alle gare indirettamente, come tecnica? -Ora che ho smesso, ho fatto della mia passione un lavoro e la ia vita fondamentalmente non è cambiata di molto: sono sempre molto impegnata a fare la tecnica alle gare delle ragazze e sono felice di non aver abbandonato questo ambito: seppur in un altro ruolo, la ginnastica non l’ho mai lasciata.
- A parer tuo, chi è la ginnasta più valida del panorama nazionale al momento? -Non saprei dirlo con certezza, molte sono le atlete, italiane e non, forti e belle.
- Credi che la popolarità di questo sport, prima sempre oscurato da altre discipline, stia crescendo in questi anni? -A mio parere si, e spero che continui a crescere e farsi conoscere: una volta che vedi la ginnastica ritmica (e non solo) te ne puoi facilmente innamorare.
- Un consiglio che vuoi dare alle giovani atlete e in particolare a quelle di Ragusa che sognano di raggiungere il tuo livello? -Quello che posso dire alle ginnaste esordienti è di farlo con passione, di divertirsi e di fare questo sport con il massimo della passione: mai smettere di sognare!
- Attrezzo preferito e gara che ha più significato per te. -L’attrezzo preferito è indubbiamente la palla (clicca qui per vedere Veronica alla palla al test event di Rio 2016). La competizione che ha più significato per me in realtà non è una ma due: la qualifica olimpica, la quale per me è stata un passaggio diretto per il mio sogno, e poi le olimpiadi in sè: un mix di emozioni inspiegabile, travolgente ma estremamente bello, tornerei indietro in qualsiasi istante.
Non saprò mai come ringraziare Veronica per la sua disponibilità, velocità e gentilezza. Proporrò altri contenuti del genere. Intervistare questa ragazza è stato molto piacevole, e lei è magica, aperta e disponibile, oltre che di un’assoluta semplicità. Grazie Vero per avermi permesso di realizzare questo articolo.