Spider-Man: No Way Home. Capolavoro o disastro assoluto?
Dopo la visione del film “Spider-Man no way home”, il mio pensiero è e resterà sempre lo stesso: questo film poteva essere fatto, pensato e strutturato molto meglio.
L’MCU ha sempre cercato di uscire dalla comfort zone, di innovare, di deviare dal canone dei fumetti, ma questa volta ha solo provato, in tutti i modi, a rassicurare i fan, a dargli ciò che volevano senza osare o fornire una trama ragionata al punto da poter deviare l’attenzione dal ritorno di certi personaggi, sempre sperato dagli spettatori, anche dai meno accaniti.
Prima che questo film uscisse, avevo in mente due possibili alternative: film mediocre, con ottimo fan service, o film ottimo, ma con scarso fan service. Il problema non è solo quanto questo film lasci a desiderare per ciò che mette in scena e per come lo mette (e non parlo di eventuali buchi di trama ma della resa finale del film), ma anche il fan service che, quando finalmente arriva, è strano, raffazzonato, stantio e insipido; basta pensare all’entrata in scena di quei due personaggi: è stata una cosa estremamente forzata, e anche un occhio poco esperto poteva facilmente percepirlo.
La pellicola, poi, sembra non avere un secondo atto vero e proprio, analogamente a quanto accaduto in “X-Men, Dark Phoenix”, e proprio come in “Dark Phoenix”, l’attore protagonista ha dichiarato persino come la sceneggiatura venisse scritta durante le riprese, e si intuisce facilmente.
Non credo sia una questione di aspettative troppo alte o di astio verso il fan service: per Avengers Endgame, ad esempio, le mie aspettative erano molto più alte, e c’era del fanservice (ma fatto bene), e ho comunque amato ogni secondo di quel film. Ho letto che addirittura qualcuno paragona questa pellicola a “Infinity War” o ad Endgame stesso, e a vari altri film top tier dell’MCU, e pur ritenendo sacre le opinioni personali ritengo questo paragone un insulto sia alla Marvel, che al cinema in generale.
Questo film è la risposta peggiore possibile da dare a Scorsese e ai suoi “parchi a tema”, sono sempre stata in disaccordo con questa dichiarazione e se non era vero prima, tranne pochissime eccezioni, che l’MCU sfornasse prodotti theme park, questo film fa vacillare la mia convinzione sulla questione, in quanto non penso che questo film sia definibile in altro modo.
Articolo di Barbara Giglio