Assemblea d’Istituto del 29/01/2022
Il 29/01/2022 tutti noi studenti del Liceo Classico di Ragusa ci siamo collegati tramite Zoom per partecipare all’Assemblea d’Istituto, dove abbiamo avuto l’onore di parlare con due ospiti molto importanti: Matteo Altieri, CEO di “House of Talent” e Falaschi Kitty, una signora sopravvissuta aII’OIocausto.
Il primo ospite dell’assemblea è stato, appunto, Matteo Altieri che ha parlato della sua esperienza nel mondo del Iavoro e di credere in se stessi. Già da giovanissimo è riuscito a creare un’agenzia di management artistico denominata “House of Talent”, la quale è stata la prima crew di influencer in Italia. L’idea nasce durante un periodo buio della sua adolescenza, da un semplice Iavoro estivo che si è tramutato in ciò che è adesso.
Lui cercava sempre di distinguersi dalla massa, ma con le sue idee innovative non veniva mai capito. Citando la sua vecchia professoressa di matematica che gli disse “Nella vita tu non farai nulla”, ora si ritrova ad essere il fondatore di un’agenzia per influencer. Per questo tutti noi lo possiamo prendere come esempio, perchè nonostante i pareri degli altri è riuscito a fare successo.
Come ci è riuscito? Vivendo con ideali come: “Per farvi credere dagli altri bisogna prima credere in se stessi”. Grazie alla sua dedizione ad oggi, lui con la sua agenzia, ha fatto più di 120 eventi in 1 anno e mezzo, scritto ben 2 Iibri e realizzato anche un programma televisivo. E noi possiamo solo imparare, dalla sua esperienza, a credere un po’ di più in noi stessi perché ce lo meritiamo.
Come secondo ospite abbiamo avuto l’onore di parlare e ascoltare le storie della signora Falaschi Kitty, una sopravvissuta ai campi di concentramento. Kitty è nata in una famiglia ebrea e da sempre ha dovuto subire discriminazioni razziali. Ce ne ha raccontate alcune, tra cui il fatto che all’anagrafe il padre dovette cambiare il nome che in origine le volevano dare perché il nome scelto non era italiano. Oppure ci ha raccontato di quando a soli 5/6 anni dovette percorrere ogni giorno un lunghissimo tratto di strada da sola per arrivare ad una scuola esclusivamente per ebrei.
Lei e la sua famiglia cercarono di scappare dalle persecuzioni, ma, purtroppo, la mattina dell’11 novembre furono trovati da due SS. Dopo alcuni anni furono mandati nei vagoni destinati al bestiame, dove le condizioni erano pessime, per arrivare ai campi di concentramento. All’arrivo nei campi iniziò l’incubo che nessun essere umano dovrebbe vivere. Per tutti questi anni di sofferenza Kitty non ha mai ricevuto uno sguardo di pena da parte di una delle Kapò, anzi, erano così cattive che provavano piacere nel dare dolore.
Nonostante tutta la sofferenza provata nel vedere i suoi cari morire e non poter fare niente, nonostante tutte le atrocità subite nei campi, la signora Falaschi ha voluto raccontarci le sue storie con un bel sorriso stampato in faccia, simboIo di forza, dicendoci: “Io posso sorridere perché sono una persona felice”. Con i suoi racconti è riuscita ad entrare nel cuore di ognuno di noi e molti dei ragazzi si sono commossi nel sentire i suoi racconti.
Alla domanda: “È riuscita a perdonare coloro che la hanno fatto soffrire?”, lei rispose “Io non ho perdonato, ho solo capito”.
Articolo di Paula Nicoleta Margean